“Come ragiona Dio?”
Questa è la domanda che suscita il comportamento ambivalente del vignaiolo, buono e generoso con gli ultimi, duro e intransigente con i primi. Hanno forse torto i lavoratori che hanno faticato di più a pretendere un riconoscimento? Forse Gesù vuole incoraggiarci a fare le cose all’ultimo momento, tanto “Dio è buono” e non serve faticare?
E’ chiaro che occorre l’aiuto della Sapienza per entrare nel senso di questa parabola. “I miei pensieri non sono i vostri pensieri” ci ha ricordato la prima lettura del profeta Isaia, allora invochiamo prima di tutto lo Spirito Santo perché ci conduca alla Verità e non ci abbandoni alla superbia dei nostri vani ragionamenti.
Vieni Spirito Santo, insegnaci ogni cosa!
Tutti i lavoratori hanno ottenuto il salario pattuito. I primi però pensano di meritare di più, gli ultimi sanno di meritare di meno. Questa consapevolezza spinge i lavoratori della prima ora ad insuperbirsi (“pensavano che avrebbero ricevuto di più”) e a mormorare contro il padrone. Hanno forse chiesto con umiltà di ricevere un surplus per la loro fatica? Se non ci fossero stati altri lavoratori con cui fare paragoni avrebbero mormorato lo stesso?
Ecco il grave peccato dell’invidia: considerare il bene di un altro come un ostacolo per sé. Tanto è grave questo peccato da aver meritato due comandamenti della Legge, il nono ed il decimo! E dice il libro della Sapienza che “la morte è entrata nel mondo per invidia del diavolo e ne fanno esperienza coloro che gli appartengono” (Sap 2,24)!
Si, satana vive la superiorità di Dio come un ostacolo e non come un’opportunità di felicità eterna. Dio ha il privilegio di essere migliore di tutti, perfetto come nessun altro. Questa superiorità è un problema solo per chi è superbo, perchè il superbo, lo dice la parola stessa, vuole stare “sopra”. E non è possibile superare Dio. L’umile invece vede nella superiorità di Dio l’occasione della felicità eterna che sa di non meritare. Per l’umile la superiorità di Dio è una caratteristica da adorare, da lodare, da contemplare e da godere.
Gesù oggi ci invita a non ragionare come satana, con la logica del mondo, dei paragoni terreni, delle cose passeggere e destinate alla polvere. Ci ricorda che berremo il vino che nostro Padre, vignaiolo eterno, sta producendo per il banchetto del Regno dei cieli.
E ora fratelli e sorelle chiediamo al Signore di sradicare con forza dal nostro spirito questo peccato: allontana Signore l’invidia materiale e spirituale che vive in noi! Liberaci da questa presenza di satana! Benedici chi abbiamo invidiato fino ad oggi, accresci la sua felicità, donaci di amare questa persona o queste persone come le ami Tu! Libera anche i nostri fratelli che vediamo intrappolati nei lacci dell’invidia! Donaci questa Grazia Padre, te la chiediamo nel Nome del Tuo Santo Figlio Gesù e per intercessione di Maria Santissima!
Possa ognuno di noi lavorare con frutto per la vigna del Signore, con cuore mite ed umile.
Santa Domenica adoratori.
Dio ci benedica e la Vergine ci protegga!
Stefania Orielli
Grazie Roberto per questo insegnamento bellissimo!
Parole piene di umile saggezza..che Dio doni sempre il suo cuore ad ognuno di noi per amare i fratelli con il suo stesso cuore infinito..perche’ l ‘amore è tutto!
Ernesto Gutiérrez Mchado
Dios nos Enseña,Que Para Decidirnos a Servirle,Depende De Nuestras Decisión!,Y Que En Su Viña Falta Muchos Sembradores,Para Sembrar Sus Palabras!,Y Que No Nos Pone Día no Horas!,Depende de Nuestras Decisión!,Los Campo Del Señor Estas Vacío!,Nadie No Quiere Sembrar!,Y Nos Anima!,Diciéndonos Que Todos tendremos Pagas!,No Importa la Harás Que empezaste a Sembrar!,El Lo Único Que Pides es Decidirnos a Trabajar Por Este Mundo Tan Corrompidos Por El Pecados!,Tantas Personas Que Nesecitan De Nosotros!.
Alessia Vannozzi
Gesù donami un cuore umile come il tuo ❤