Il Pastore separa le pecore dai capri

Santo Spirito, Maestro interiore, dona luce alle nostre menti per comprendere le Parole del Figlio di Dio!
Amen.
Per meditare il Vangelo di oggi è utile riflettere su uno dei concetti che più imbarazza la scienza: la vita. Cosa è la vita? Cosa distingue una sostanza viva da una inerte? Cosa rende la materia “viva”? Attualmente nessuno scienziato è in grado di spiegare la comparsa della vita sulla terra. Esiste un premio di un milione di dollari messo in palio dalla Origin-of-Life Foundation (USA) per chi riuscirà a dimostrare come la vita si sia formata secondo processi naturali. Moltissimi gruppi di ricerca in tutto il mondo portano avanti studi ed esperimenti tesi a comprendere questo fenomeno, senza successo. Gli scienziati sono in disaccordo anche sulla definizione di cosa sia la vita. Addirittura alcuni studiosi hanno teorizzato che la vita in realtà non esista affatto! Che sia un concetto fuorviante… Veramente il Signore “disperde i superbi nei pensieri del loro cuore e si rivela ai piccoli”! Noi cristiani sappiamo che la Vita è una Persona, Gesù Cristo. Ogni vita, umana, animale, vegetale è viva grazie a Dio. “In lui infatti viviamo, ci muoviamo ed esistiamo”. Nessuno possiede la vita in se stesso. “Il Padre ha la vita in se stesso, così ha concesso al Figlio di avere la vita in se stesso”. Dio possiede tutte le vite, ne è l’artefice. Così lo definisce l’apostolo Pietro: “l’autore della vita”. Ecco che diventa chiaro perché oggi Gesù afferma che ogni nostro atto, anche il più piccolo, ha come destinatario proprio Lui. Lui è la Vita di ogni vita! Io e te fratello, sorella, non sappiamo “come” viviamo, sappiamo che il nostro spirito è “un alito di vita” che “vivifica la carne”. Non abbiamo il potere di creare le anime immortali. È una prerogativa del Signore, che cacciò Adamo ed Eva dall’Eden “prima che mangiassero dall’albero della Vita per diventare come Lui”.
Cosa rappresentano dunque i capri e le pecore di cui parla Gesù?
Sono i vivi e i morti che il Signore verrà a giudicare come affermiamo nel Credo. Non vivi e morti secondo la carne, ma secondo lo spirito! Cioè quelli che saranno uniti per sempre con la Vita e quelli che la perderanno per sempre. Coloro che odiano la Vita ascolteranno quel tremendo “Ite maledicti!”. Saranno vivi, nel senso di “funzionanti”, ma non saranno con il Vivente. Mai più. Saranno rami secchi, senza più linfa. Questo è il fuoco eterno che li consumerà: aver perso Dio per sempre, scegliendo di odiare la vita propria e altrui. Invece i giusti, le persone che amano la Vita, in tutte le sue manifestazioni, i miti e gli umili di cuore, coloro che perdonano, che lodano Dio per le meraviglie della Sua Creazione, sentiranno il dolce invito del Maestro: “Venite benedicti Patris mei!”. E noi fratelli, sorelle, rispettiamo la Vita? Amiamo la vita delle persone che frequentiamo? Possa Maria Santissima intercedere per noi affinché possiamo amare come Gesù: dando la “vita” per i nostri amici!
Santa Domenica Adoratori.
Dio ci benedica e la Vergine ci protegga!

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