Gesù dice a Pilato che il Suo Regno non è di questo mondo. Eppure ha anche affermato che il regno dei cieli è in mezzo a noi. Dunque si contraddice? È qui o no il regno dei cieli? Se ragioniamo come Pilato e intendiamo la regalità come fa il mondo, si, è una contraddizione. Chi è il “re” per il mondo? È uno che impone la sua volontà. Uno che non ha bisogno di chiedere il permesso per fare ciò che vuole. Il re, anche se sbaglia, non può essere giudicato da nessuno. È servito da tutti e non è servo di nessuno. Gesù dunque per il mondo non può essere considerato un re. Ma Gesù è il Figlio di Davide, il Re d’Israele. È cioè il Messia, il Re secondo Dio. Chi è il Re per Dio? È il Pastore del Suo popolo, Colui che viene per servire e non per essere servito, Colui che “non spezza una canna incrinata, non spegne uno stoppino dalla fiamma smorta”. Il Re secondo Dio è Colui che “fa udire i sordi e fa parlare i muti”. Colui che prende su di Sé il peccato di tutto il popolo e lo distrugge. Gesù è dunque Re nel Regno del Padre, quel Regno che ci ha insegnato ad invocare nella preghiera del Padre nostro, affinché si manifesti sulla Terra la realtà del Cielo.
Si Padre, sia fatta la Tua Volontà! Fatta, non solo desiderata o chiesta, ma declinata nelle nostre vite con l’aiuto della Tua Grazia, dello Spirito Santo, dei Sacramenti, di Maria Santissima, della Chiesa! Grazie perché ci tratti da figli di Re e sottometti la manifestazione del Tuo Regno d’Amore alla nostra libera volontà! Siamo noi infatti fratelli e sorelle che possiamo manifestare il Regno eterno e invulnerabile del Cielo qui sulla Terra. Gesù è “il” Re dei re. Ma siamo noi i sudditi del Cielo. Gesù ha accettato una regalità dolorosissima per amore nostro. La Sua Corona è fatta di spine acuminate. La porpora delle Sue Vesti è data dal Suo Sangue. Il Suo Trono è la Croce. Noi, qui sulla Terra, condividiamo una parte di questi dolori e la “gioia piena” di essere in comunione con Chi ha vinto il mondo. Il male cesserà di importunarci quando tutti i nostri nemici saranno ridotti al nulla. Lo Spirito Santo ci ha rivelato che davanti a Gesù “ogni ginocchio si piegherà” e che “l’ultimo nemico ad essere distrutto sarà la morte”. E oggi, nel giorno di Cristo Re, ci ricorda che “se con Lui perseveriamo, con Lui anche regneremo” insieme alla Regina della Pace.
Santa Domenica Adoratori, Dio ci benedica e la Vergine ci protegga!

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