La Giustizia di Dio: “Fai riposare il tuo spirito in Me”

Dopo aver parlato dell’Amore di Dio come elemento che viene custodito all’interno della mente, bisogna parlare della seconda fondamentale caratteristica di Dio: la Giustizia. Questa caratteristica è forse una di quelle che affascina di più, perché noi in quanto uomini subiamo tantissimi soprusi all’interno della nostra vita e abbiamo una fortissima sete di giustizia. Però, bisogna stare molto attenti: la nostra concezione di giustizia è spesso associata a un’idea di vendetta, del “te la faccio pagare per quel che tu hai fatto a me”, contorniata da una forte rabbia. La Giustizia, invece, è tutt’altra cosa. Cerchiamo di sviscerarla insieme.

La Giustizia di Dio si compone di una serie di elementi importantissimi:

1. La misericordia

2. Il perdono

3. La fede

Vediamo come questi elementi si presentano.

1. La misericordia: la tenerezza dello sguardo di Dio.

Come quando abbiamo indicato la dimensione emotiva dell’Amore di Dio, anche la Giustizia ha una dimensione emotiva: la misericordia.

Il nostro Dio è un Dio misericordioso e la misericordia cos’è se non una manifestazione d’Amore? L’Amore di Dio, quello vero, puro e inscindibile, che avevamo indicato precedentemente. È incredibile come queste due caratteristiche si vadano compenetrando tra loro: la misericordia di Dio è la forma di riflesso d’Amore che lui ha su di noi, che ci vede piccoli e indifesi. Ci ama a tal punto da essere infinitamente misericordioso con noi!

E allora ecco il motivo per cui la misericordia è una componente della Giustizia e non dell’Amore in senso stretto: la misericordia ci fa sentire guardati, riconosciuti, visti e considerati. Quante volte noi uomini non ci sentiamo gratificati dagli altri; quante volte non ci siamo sentiti considerati dalle altre persone con cui entriamo in relazione, causandoci una forte frustrazione; quante volte avremmo voluto ottenere un riconoscimento dalle persone a noi vicine. Dio è un Dio giusto e, con misericordia, posa lo sguardo su ognuno di noi. Non c’è nulla di più giusto di avere attenzione!

L’Amore è Giustizia e la Giustizia è Amore. L’attenzione che Dio ci dà, guardandoci con occhi pieni di dolcezza. La misericordia è quindi strumento di emanazione di Dio, che raggiunge il nostro cuore e che riesce a calmare le nostre tempeste interiori, attraverso uno sguardo di tenerezza.

2. Il perdono: l’elemento portatore di pace.

Il perdono costituisce la dimensione fisica della Giustizia di Dio. Ho preferito trattare prima della dimensione emotiva rispetto a quella fisica per una semplice ragione: perdonare è facile a dirsi, ma quando si tratta di farlo è tutta un’altra faccenda.

Comprendere perché il perdono riguardi la dimensione fisica della Giustizia è abbastanza immediato: nel momento in cui sia veniamo perdonati, sia davvero riusciamo a perdonare qualcuno, ci sentiamo svuotati dal disagio che una determinata situazione di contrasto ci ha causato. Cosa c’è di più materiale del sorriso che ci si scambia dopo aver risolto un conflitto? Cosa c’è di più bello di quella sensazione di libertà e di amore fraterno dopo aver ripreso i rapporti con gli altri?

Il problema serio è, però, come stavo dicendo, riuscire a perdonare. Come può un genitore, per esempio, amare l’assassino dei suoi figli, al punto da lavargli i piedi? 

Il punto è che per noi uomini risulta impossibile. Tuttavia, c’è un “ma”: per noi risulta impossibile, ma possiamo comunque sforzarci di cercare di fare del nostro meglio. Dobbiamo chiedere a Dio un aiuto a riguardo, dobbiamo chiederGli di essere misericordioso a tal punto con noi (e così ci ricolleghiamo al punto di prima) da liberarci dalle nostre catene di odio, di rabbia e di vendetta. Siamo esseri piccoli, attaccati alle cose del mondo, peccatori, siamo polvere; però, Dio, con la sua misericordia, ci può liberare da questa condizione di schiavitù in cui il rancore e la rabbia ci mantengono. 

Il perdono è quindi una manifestazione d’Amore immensa, che Dio applica con ognuno di noi. Dio scrive i nostri peccati a matita e li cancella quando noi chiediamo in modo sincero e convinto il suo perdono. La misericordia e il perdono sono Giustizia; la Giustizia è Amore; l’Amore è Giustizia. E l’Amore che Dio riesce a donarci nessuno è in grado di replicarlo.

3. La fede.

Questa è la dimensione spirituale della Giustizia. Che cos’è la fede? Vista così, uno penserebbe subito che “fede” significa avere fiducia in Dio. Niente di più sbagliato: non perché non comprenda in sé stessa la fiducia in Dio, ma perché la fede è molto più sfaccettata della semplice fiducia. Come abbiamo visto nell’articolo sull’Amore, la dimensione spirituale riprende caratteristiche proprie della realtà umana, ribaltandone completamente la chiave di lettura. Anche nel caso della fede accade proprio questo.

La fede, come stavo dicendo, non è semplice fiducia; la pìstis indica l’affidarsi, il confidarsi, ma anche, di contro, il diffidare da ciò che non sia Dio. La fede è capacità persuasiva che ha Dio sulla nostra vita, sulle nostre piaghe e sulle nostre catene; e questo perché siamo terribilmente bisognosi di Amore. 

Il nostro Dio, però, non è solo grande, ma è proprio rivoluzionario: tutto questo è infatti reciproco nel rapporto con Lui. Cioè, non siamo solo noi ad avere fede in Dio, ma anche lui ha fede in noi, se camminiamo insieme a Lui (e questo perché peccare significa di fatto allontanarsi dal Verbo). Questa è la dimensione spirituale della Giustizia di Dio: un’entità immensa, che non ha un inizio e non ha fine, così grande e infinita, ci ama a tal punto da voler costruire un rapporto personale, unico e speciale con noi. È il nostro fan personale n. 1 e solo questo pensiero dovrebbe scaldarci il cuore. 

Questo comunque non rende la nostra posizione più agevole: affidarsi a qualcuno che non si può vedere, che non si può fisicamente toccare, non è affatto semplice. E, infatti, colei che ci dà forza nei momenti in cui questa nostra certezza vacilla è la Chiesa, anch’essa strumento di emanazione di Dio.

Abbiamo quindi visto i tre elementi che compongono la Giustizia di Dio. Tutto questo attiene alla Giustizia. Perché però? Con questo quesito, ci possiamo collegare al prossimo punto.

In che modalità si attua la Giustizia di Dio?

Si sa, la Giustizia, oltre ogni astrattismo teorico, ha una sua applicazione pratica. Noi uomini abbiamo una visione molto precisa e puntuale di come dovrebbe funzionare la macchina della giustizia. Ci dovrebbe essere un giudice che, sulla base di una serie di regole, punisce i colpevoli che hanno commesso delle ingiustizie. Ma la Giustizia di Dio funziona davvero così? Già a partire dagli elementi che la compongono, possiamo iniziare a intravedere una risposta, ma, nel dubbio, partiamo dal principio. La nostra idea di macchina della giustizia si compone quindi di 3 elementi indefettibili:

● Un giudice;

● Delle regole, che sono di fatto la logica della Giustizia in sé per sé;

● La punizione.

Per quanto riguarda la concezione di giudice e di punizione, il tutto si può riassumere così: Dio è un estremo difensore della libertà, è un partigiano del libero arbitrio e dell’autodeterminazione di ognuno di noi. Ci ha creati LIBERI e uguali, slegati da qualsiasi indottrinamento e capaci di scegliere cosa fare e chi seguire.

La stessa preghiera del Padre Nostro dà una risposta su questo punto: “Rimetti a noi i nostri debiti, come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori”. Il punto è questo: nel momento della nostra morte, quando saremo soggetti al giudizio divino, a trovare applicazione sarà il nostrocodice etico; verremo giudicati in base alle regole di giustizia che noi applicheremo nella nostra vita. E, ovviamente, se queste regole non sono quelle di Dio, non potremo mai stare con Lui, semplicemente perché chi non segue il Verbo è automaticamente lontano da Lui. Dio ci lascia la possibilità di scegliere se seguire la Verità, oppure se credere alle menzogne di Satana; se decidiamo di seguire le menzogne di Satana, logicamente, non possiamo stare con Dio. È un’equazione matematica.

Stessa cosa vale anche per il concetto di punizione: se la nostra idea di Giustizia si fonda sulla vendetta, sul rancore, sulla rabbia, sulla violenza fisica e psicologica, ovviamente verremo giudicati in base a questo. Ma la vendetta non è parte di Dio, quindi non potremmo mai stare con Lui. E, invece, se la nostra logica di Giustizia è il perdono, la misericordia, l’umiltà, il servizio, l’amore, la situazione si ribalta completamente. Abbiamo visto, infatti, che l’Amore è custodito nella nostra mente e, se abbracciamo una visione Cristo-centrica del mondo, agiremo secondo amore, e, quindi, tutta la nostra vita sarà Amore; e noi verremo giudicati sulla base dell’Amore.

Qual è, quindi, la logica della Giustizia di Dio? Quali sono le sue regole?

C’è una semplice e fondamentale regola alla base della Giustizia di Dio: l’Amore. La Giustizia è Amore. E, quindi, come anche abbiamo accennato sopra in diversi punti, queste due dimensioni si compenetrano tra loro; non hanno dei confini precisi e delimitati, ma si fondono, dando vita ad una logica dell’esistere completamente diversa da quelle, poi rivelatesi sempre fallimentari, che l’uomo abbia mai messo in pratica.

La Giustizia è essenzialmente Amore; ciò che è “giusto” è applicazione di Amore vero, sincero, capace, che solo Dio sa donare. E così vediamo come tutto inizia a tornare: Dio è giusto e quindi ci ama perché sa quello di cui ciascuno di noi ha bisogno e per questo prevede una missione, un percorso di fede, con esperienze diverse per ciascuno di noi. Dio è giusto e quindi ci ama perché ci permettere di vivere in comunione con Lui, attraverso la Chiesa. Dio è giusto e quindi ci ama perché ci salva dalla solitudine prevedendo una comunità, all’interno della quale costruire delle relazioni vere in cui mettere al centro Lui. Dio è giusto e quindi ci ama perché ci fornisce gli strumenti e le armi spirituali per sfuggire alle grinfie di Satana e alle sue menzogne. Dio è giusto e quindi ci ama perché è misericordioso e ci perdona, nonostante il nostro peccato. 

Ma non solo: Dio è giusto e quindi ci ama perché permette a chi non Lo vede di poterLo conoscere attraverso altri fedeli. Sapete che chi ama Dio e Lo segue, ha qualcosa di particolare, che non è tangibile, ma che attira inesorabilmente chi si è allontanato da Nostro Signore: siamo caratterizzati da una forza attrattiva delicata, che è Dio che abita nella nostra mente. Siamo portatori di luce, siamo dei riflessi di luce, che, se al centro c’è Dio, possono far risplendere i loro raggi anche nei posti più bui. Dio è grande e immenso per tutto questo!

La vita che nasce dove c’è morte

Ed ecco che le persone più ciniche pongono sempre la stessa domanda riguardo questo: perché se c’è Dio la gente soffre? Se Dio esiste, perché i bambini muoiono, perché ci sono le guerre, le malattie, la fame?

Prima di tutto, bisogna specificare una cosa importante: come può un Dio fatto d’amore e giusto essere portatore di guerra? Come si può compiere questo grossolano errore di attribuire a Lui la causa di queste atrocità? L’unica vera causa di tutti questi mali è l’uomo, l’uomo che ha perso Dio e che ha aderito alle menzogne di Satana.

E allora “perché Dio permette tutto ciò”? Per quanto paradossale possa essere, Dio è un partigiano della libertà, fino quasi a sfiorare il masochismo, se applichiamo questo principio in un’ottica del genere. Dio ci lascia liberi di scegliere di autodeterminarci, e questo è tanto valido nel bene quanto nel male.

Ma, Dio non ci lascia senza armi difensive in questo contesto. Come abbiamo detto parlando dell’Amore, Dio si è inventato un meccanismo straordinario: trasforma tutto ciò che è brutto in qualcosa di bello. Se la Giustizia è Amore, allora anche di fronte ai soprusi Dio interviene e trasforma le ingiustizie in qualcosa di bello. E allora, cosa può essere tanto immenso, grande e infinito (dato che deve poi avere una dimensione pratica, che è propria della Giustizia) da fare una cosa del genere? Semplice. È la Croce.

La Croce è la rappresentazione pratica di come si applica la Giustizia di Dio: dove tu muori, nasce vita. E se la morte avviene abbracciando l’Amore e la Giustizia di Dio, la nostra morte genererà vita. Di fatto, la crocifissione di Gesù che cosa ha fatto? Questo: Gesù, morendo per ognuno di noi, ci ha salvati; la morte di Gesù Cristo ci ha salvati dal peccato e dalla dannazione eterna. La Croce è simbolo di Amore e Giustizia, ma anche di Verità (come vedremo).

Ed ecco che quindi tocca a noi. La Croce è un momento di purificazione della nostra anima, è vero, ma è qualcosa che ci fa soffrire. La sofferenza, però, come abbiamo visto parlando dell’Amore, sublima la nostra anima. E così tutto si ricollega: montando sulle nostre spalle la Croce (che non possiamo accettare mai del tutto, essendo qualcosa che ci causa sofferenza; questa cosa andrebbe proprio contro l’istinto di autoconservazione dell’uomo), noi moriamo, ma, morendo per Dio, doniamo la vita.

E allora preghiamo Dio affinché ci dia la forza per imbracciare la nostra Croce e per permetterci di portare vita.

La bocca come custode della Giustizia.

Ma quindi la Giustizia, dove viene custodita? Mentre l’Amore viene custodito nella mente, la Giustizia viene custodita nella bocca. Ma come? Non abbiamo appena detto che dobbiamo imbracciare la Croce? Perché la Giustizia non è custodita nelle mani? Adesso lo vediamo.

Abbiamo detto che la regola alla base della logica della Giustizia di Dio è l’Amore. Tuttavia, noi uomini siamo fragili, facilmente corrompibili, distrutti dalle ferite del corpo, della mente e dell’anima. Se noi siamo così, come potremmo mai mettere in pratica la Giustizia di Dio? Andremmo soltanto ad applicare la nostra giustizia umana, spacciandola per la giustizia di Dio, non facendo altro che danni.

Ecco perché il custode della Giustizia è la bocca: noi non possiamo far altro che annunciarela Giustizia di Dio. Se la Giustizia è Amore e noi custodiamo l’Amore nella nostra mente, non avremo mai uno sguardo giudicante, non andremmo mai ad impartire precetti agli altri, non faremmo mai i superbi o gli egoisti. Ma la realtà è che noi siamo così. Quindi, noi possiamo solo annunciare agli altri la Giustizia di Dio; e, se la Giustizia è amore, quindi, noi possiamo solo annunciare l’Amore di Dio.

Il cervello è l’organo che comanda il funzionamento delle parti del nostro corpo, tra cui anche la bocca. Poiché la mente è custode dell’Amore, se abbracciamo questo Amore, allora dalla nostra bocca, che annuncia la Giustizia, non uscirà altro che parole d’Amore, e quindi l’annunciazione dell’Amore di Dio, della sua visione, del suo pensiero e della sua logica.

Preghiamo affinché Dio ci accompagni e ci doni la forza, le parole giuste e le modalità adeguate per avvicinarci agli altri e per far conoscere la Giustizia e l’Amore di Dio, di modo da permettere a quante più persone possibile di avvicinarsi a Lui.

«Vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo: “Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati. Beati i miti, perché avranno in eredità la terra. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti perseguitarono i profeti che furono prima di voi.»

©️AMRP – a cura di Elisa Mezzacapo

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