Secondo la legge di Mosè ogni primogenito maschio del popolo ebraico nasce consacrato al Signore, ed è necessario che, 40 giorni dopo la sua nascita, i genitori lo riscattino mediante un sacrificio. Per questo motivo il 2 febbraio, ovvero 40 giorni dopo il 25 dicembre, la Chiesa Cattolica celebra la festa della presentazione di Gesù al Tempio, chiamata anche “Candelora”, attraverso il rituale delle candele che simboleggiano Cristo, Luce del mondo.
Ma cosa vuole dire lo Spirito Santo ad ognuno di noi oggi? Perché la Chiesa ha posto questo “cibo” sulla Mensa della Parola?
“Dio è luce”, “Gesù è la luce del mondo”, lo abbiamo sentito dire tante volte.
Ma di quale luce si tratta?
Invochiamo la Grazia di Dio per “entrare” in questa verità.
La veritá infatti non é un’argomentazione colta. La veritá é Dio. La verità per il nostro spirito é come la luce per gli occhi. Quando lo spirito conosce la verità è libero, si trova nella luce di Dio; quando lo spirito crede ad una menzogna è schiavo del peccato e vive nelle tenebre di satana.
Alla base di ogni peccato c’é perciò una menzogna trattata da verità, creduta come vera, un inganno raffinato fondato sulle proprie ferite. La menzogna é subdola, sembra una verità, spesso é una mezza veritá, le somiglia, é credibile. È simile ad un’illusione ottica. Ma ha come obiettivo il peccato, la disobbedienza a Dio e la sottomissione al diavolo.
Invece il frutto di uno spirito che abita nella verità, cioé nella Luce dello Spirito Santo, é la virtù, cioé l’obbedienza a Dio, all’Amore che é da sempre.
E qual è la Verità che Gesù ha rivelato e che “illumina ogni uomo”?
Facciamo rispondere l’apostolo Giovanni, il prediletto: “quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente!”
La verità è che siamo nati da Dio, l’Unico Signore che è da sempre, prima di tutti noi. Un padre eterno, santo, giusto, un Artista, uno Scienziato, una Persona amorevole, piena di onore, di purezza, di bellezza, di dolcezza, di forza. Gesù ha rivelato e rivela questo Padre a chi vuole conoscere la verità. Cosa ci divide allora da questo Amore? L’idea che Dio Padre sia un giudice, il Signore degli eserciti che maledice il peccato e castiga il peccatore. Davanti all’ira di Dio ci nascondiamo come Adamo, perché proviamo vergogna. Noi abbiamo peccato. Non siamo santi, puri, buoni. Come può dunque Dio essere al contempo un amante misericordioso e un castigatore giusto?
Apri il cuore fratello, sorella: l’ira di Dio non é la reazione di chi tiene alla propria autostima, ma il dolore di un genitore che si vede ingiustamente odiato. Può un padre accettare da un figlio l’indifferenza, il rifiuto? L’accusa continua di essere ingiusto? La totale e ingiustificata mancanza di gratitudine e amore? Di più: può un genitore sopportare che si chiami “padre” o “madre” qualcun altro? Perché questo è esattamente quello che facciamo scegliendo satana come padre quando giustifichiamo il nostro peccato! No, é inaccettabile, l’amore per un figlio é talmente grande che farebbe impazzire di dolore chiunque. E con Dio, nostro Padre, accade proprio questo. L’umanità spesso sceglie le tenebre della menzogna anziché la luce della verità, come afferma Giovanni nel prologo del suo vangelo. Questo fa soffrire Dio: il nostro rifiuto, la nostra durezza, la nostra cattiveria, la scelta superficiale della menzogna, la disonestà. Davanti a un Padre dolcissimo e santo quanti rispondono con tiepidezza e indifferenza, non Lo vedono, non Lo cercano, non se ne occupano? Pochi amano Dio e lo cercano con tutto il cuore.
Essere detestati ingiustamente dai propri figli é un dolore enorme. E Dio Padre, per amore nostro, per vincere la nostra cattiveria, ha accettato di pagare un prezzo altissimo: la crocifissione del Suo Verbo incarnato. Non mangi forse tu la Carne di Suo Figlio? Non bevi il Suo Sangue? Pensi che questo Cibo non venga dalla Mano del Signore? Eppure il sacerdote inizia la consacrazione con queste parole: “Padre, veramente santo e fonte di ogni santità , santifica questi doni con l’effusione del tuo Spirito perché diventino per noi il corpo e il sangue di Gesù Cristo nostro Signore”.
Eccola “l’ira di Dio”: un padre che ti sta cercando con tutto il Suo Cuore divino. Ma che non ti costringe ad amarLo perché rispetta la libertà che ti ha donato. Non sei un burattino, ma un figlio. Se l’uomo vuole le tenebre, se non desidera la luce, il Padre piangerà sulla Terra, come Gesù su Gerusalemme.
Questa è perciò la luce che illumina il mondo, la verità che Gesù è venuto a rivelare, il Suo Vangelo: “Fratello, sorella, Tuo Padre è Dio! Tu sei un figlio desiderato, degno, amato immensamente”.
Accogli tu questa Luce oggi, adesso? O le tenebre che hai nel cuore non ti permettono di accoglierla? Possa tu fare la stessa esperienza del figliol prodigo e vivere sapendo quanto ti ama Dio Padre!
Padre! Non stancarti di mandare ancora la Tua Luce e la Tua Veritá, lo Spirito Santo e il Verbo, siano Queste a guidarci al tuo santo monte, dove c’é un Tempio non costruito da mani d’uomo, ad adorarti per sempre insieme alla Santa Vergine e tutti i santi!
Santo Domenica Adoratori, Dio ci benedica e la Vergine ci protegga!
Luce per illuminare le genti
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.
Daniela Gagliardo
Amen! Alleluja! Grazie fratello! ❤
Stefania Orielli
Da diffondere a tutti i nostri cari che abbiamo nel cuore…ma che ancora non hanno conosciuto la vera Luce che splende dentro il loro cuore.. ma non sanno di avere♡
Grazie Padre Santo per il dono Immenso di Gesù innamorato di ciascuno di noi ♡
Damiani Paggio Luca
Amen