Consolatrice degli Afflitti, questo il titolo attribuito a Maria, madre di Gesù, sin dai primi tempi del Cristianesimo. Ma da cosa deriva questa “natura consolatrice” di Maria?
Il titolo vuole mettere in risalto il lato umano della Madonna e quindi la sua capacità di provare dolore quando il Figlio viene crocifisso.
Infatti, se c’è una persona che ha accettato di soffrire e che ha accolto l’afflizione tra se e se, quella è proprio Maria, la Maria “Consolata” che viene ricordata il 20 giugno.
Non è un caso che una nota preghiera reciti: “A te sospiriamo, gementi e piangenti in questa valle di lacrime”. Perché è lei la rappresentante più autentica degli afflitti che hanno bisogno di essere consolati da Cristo!
E’ lei la testimonianza di come Gesù possa andare incontro agli afflitti, dando loro la forza di affrontare le tante asperità della vita.

La figura della Madonna Consolatrice viene ricordata in particolar modo dalla città di Torino, in quanto i Savoia hanno dimostrato sempre una certa devozione a Maria e a questa sua specifica declinazine.