Apriti

La saliva con cui il Signore tocca la lingua del sordomuto è simbolo dell’acqua battesimale. Il sordomuto è lo spirito dell’uomo. Prima dell’incontro con Gesù non sente Dio. Non parla con Lui. Nel Battesimo riceve la guarigione e nasce alla vita soprannaturale, inizia ad ascoltare il Suo Signore, a parlare con gemiti inesprimibili.
Per questo durante la celebrazione del Battesimo il ministro ordinato può compiere il “rito dell’effatà”, toccando col pollice l’orecchio destro e sinistro, nonché la bocca chiusa del battezzando, con queste parole: “Il Signore Gesù, che fece udire i sordi e parlare i muti, vi conceda di ascoltare presto la sua parola e di professare la vostra fede, a lode e gloria di Dio”. È solo Gesù che apre la Via alla percezione spirituale, interiore, di Dio. “Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre” (Gv6,44). Non è un’opera umana, ma divina. Non è un traguardo del pensiero, della meditazione, il premio di una vita retta. È un dono gratuito di Dio.
Chi ha ricevuto il Battesimo deve perciò occuparsi dei fratelli che vivono ancora nelle tenebre e fare come è descritto nel Vangelo di oggi, ovvero portare i malati da Gesù, con ogni mezzo possibile, “opportuno o inopportuno”. Chiediamo l’intercessione di Maria Santissima per essere strumenti di salvezza del Signore. Rendiamo grazie a Dio per la grandezza della Sua Bontà.
Santa Domenica Adoratori, Dio ci benedica e la Vergine ci protegga!