Questa domanda è ricorrente nel Vangelo, e oggi viene posta “al più grande tra i nati da donna”, il Precursore, Giovanni il Battista. E lo Spirito Santo, che parla attraverso i profeti, risponde sempre nello stesso modo: non conta il fare, conta l’essere. Ama e fa ciò che vuoi, come ha scritto sant’Agostino. Non serve concentrarsi sulle opere, ma sulle intenzioni del cuore che le ispira. Il nostro cuore è la sorgente di un fiume la cui foce è costituita dalle opere. Cosa è più importante in un fiume, la sorgente o la foce? La sorgente, perché determina l’esistenza del fiume, foce compresa. Così è per la nostra vita. Esistono persone che appaiono sante e devote nei comportamenti, ma hanno “il cuore pieno di rapina”. Alcuni sembrano pecore, ma si rivelano lupi rapaci. Per riconoscere il cuore di una persona allora possiamo vedere se ci sono “frutti degni di conversione”. E il frutto degno di conversione più importante è inconfondibile: la carità, l’amore per Dio e per gli esseri umani tutti. E noi, fratelli e sorelle in Cristo, chi siamo? Abbiamo perdonato i nostri nemici? Chiediamo a Dio pace e giustizia secondo la Sua Volontà e non secondo la nostra? Stiamo portando la nostra croce con fede e coraggio o la stiamo rifiutando e viviamo schiavi della paura? In questo tempo la Chiesa ci invita a riconoscere la malattia dei nostri cuori, per ottenere guarigione, liberazione, purificazione spirituale, ad attendere il Medico delle nostre anime, Gesù. Egli sta per portare Spirito Santo e fuoco purificatore nella nostra vita, viene a farsi Carne della nostra carne, viene a nascere nella grotta di Bethlem, prototipo di ogni periferia esistenziale. Sarà Lui che presto domanderà ad ognuno di noi: “dimmi cosa posso fare per te”. Cosa risponderemo fratelli? Possa la Grazia dello Spirito alimentare la sorgente del nostro spirito. Ogni nostro pensiero, ogni nostra parola ed ogni nostra opera siano il frutto di un cuore semplice che teme il Suo Nome. Maria Santissima ci ottenga il dono della vigilanza per essere pronti quando incontreremo il Salvatore, affinché non ci trovi appesantiti da “dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita”. Vieni Signore Gesù, non passare senza farti riconoscere!
Santa Domenica Adoratori, Dio ci benedica e la Vergine ci protegga!

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