[Lc 6,27: «Ma a voi che ascoltate, io dico: Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano»]
Amare il nemico non è difficile. È impossibile. Se ci soffermiamo a cercare un senso a questa asserzione apparentemente paradossale, ciò dipende solo dal fatto che è stata pronunciata da Gesù, per il Quale nulla è impossibile, essendo Dio. È dunque il Maestro, il Signore, che oggi attraverso la Sua Chiesa sta ripetendo a tutti noi questo imperativo. Chi potrà aiutarci a scorgere un ampio orizzonte luminoso in questo vicolo cieco? Solo lo Spirito Santo può illuminare la povera mente umana e farle comprendere la meraviglia nascosta dalla Sapienza eterna in queste parole. Lo Spirito Santo è un avvocato, che è uno dei significati della parola “paraclito”, e a cosa serve un avvocato? Serve a preparare la propria difesa prima di sottoporsi al giudizio di un tribunale, con lo scopo di vincere una causa. Le parole di Gesù che abbiamo ascoltato nel Vangelo di questa Domenica vanno contestualizzate nell’ambito giudiziario che, come un tracciato nascosto, informa le nostre vite. Ogni essere umano verrà sottoposto al giudizio di Dio. E satana, il nostro accusatore, dimostrerà con prove ed evidenze ogni peccato che abbiamo commesso. Ebbene tutto il genere umano può essere diviso in due categorie: colpevoli che chiedono al Giudice la Grazia, per la Comunione con il Cristo, e colpevoli che rifiutano di ottenere la Grazia, perché rifiutano i meriti di Cristo. Dio ci ha amato quando eravamo peccatori, cioè i Suoi nemici. Ha scelto di passare sopra alla nostra cattiveria per stare insieme a noi per sempre. Ha fatto questa scelta perché Lui è misericordioso, è il Suo carattere, il Suo temperamento, la Sua personalità: Dio è buono e pietoso verso tutti. Il Signore vuole con Sè le persone che si pentono della loro disobbedienza e chiedono perdono. Questi ottengono la Sua Misericordia. Chi odia il fratello, anche con ottime ed indiscutibili argomentazioni, sta cadendo nella trappola nascosta del proprio accusatore, il demonio, che non aspetta altro! Chi odia qualcuno è tale e quale al demonio. E satana vuole proprio questo, l’odio, per portare quante più anime nel suo regno senza amore. Per questo motivo Gesù conclude il discorso di oggi enunciando il principio della Giustizia di Dio, ovvero che ognuno di noi sarà giudicato con il codice penale che applica ai suoi nemici. Il Giudice rimette a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori. Misurando gli altri, misuriamo noi stessi. Ciò che il Signore oggi vuole dirci è dunque di rileggere tutte le nostre relazioni umane sullo sfondo della relazione con Lui. Egli ci rende capaci dell’impossibile! Chi scopre e sperimenta su di sè la Pietà e il perdono di Dio ha conosciuto un Amore che non è di questo mondo. Gesù infatti ci ha vinto non con la Sua Onnipotenza, ma rendendosi impotente. Coloro che si arrendono a Dio non si sottomettono ad un guerriero, ma ad un amante straordinario. Chi piega le ginocchia davanti a Dio non lo fa per la sua Autorità, ma per la sua autorevolezza, davanti ad un Amore unico ed eterno, che tutto copre, tutto spera, tutto sopporta e non tiene conto del male ricevuto. Chi cerca questa esperienza con tutto il cuore scopre di avere Dio come Alleato e può vivere come Gesù ha vissuto, pregando per i Suoi crocifissori. Questo è possibile con l’aiuto dello Spirito Santo che può donarci la Pietà, uno dei Suoi sette doni, per fare quello che la nostra natura non può fare da sola: amare il nemico. È il dono più grande che si possa ricevere. San Francesco la chiamava “perfetta letizia”. Possa Maria Santissima intercedere per ognuno di noi affinché non ci lasciamo vincere dal male, ma possiamo vincere il male con il bene!
Santa Domenica Adoratori, Dio ci benedica e la Vergine ci protegga!
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