[Gv 21,12: _E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», poiché sapevano bene che era il Signore._]
Nel Vangelo di oggi leggiamo che gli apostoli non osano chiedere a Gesù “chi sei?” perché sapevano bene di trovarsi di fronte al Signore Risorto. Come mai allora non lo riconobbero subito udendo la Sua Voce che parlava loro dalla riva? Perché lo riconobbero solo dopo aver gettato le reti dalla parte destra della barca? Ci sono altri episodi del Vangelo dove leggiamo che il riconoscimento della Persona di Gesù non è immediato. Maria Maddalena lo scambia per il custode del sepolcro. I discepoli di Emmaus conversano con Lui un pomeriggio intero, senza rendersi conto della Sua identità. Come mai? Non sappiamo dire se Gesù è apparso a tutte queste persone con un aspetto diverso rispetto a quello che aveva prima della passione e resurrezione. Di certo però lo Spirito Santo oggi vuol farci riflettere sul fatto che riconoscere Gesù, il Signore Risorto, non è un’operazione cognitiva, mentale, intellettuale. Riconoscere Gesù è una rivelazione del Padre. Nessuno può dire “Gesù è il Signore” senza essere sotto l’azione dello Spirito Santo. Ringraziamo perciò con tutto il cuore Dio nostro Padre per il dono della fede che ci fa riconoscere Cristo nella Chiesa, nei fratelli e dentro il nostro cuore. Chiediamo a Maria Santissima di intercedere per noi affinché il Signore ci renda umili. Riconoscere Gesù come Signore non dipende dallo studio dei libri, non dipende da una perfetta conoscenza dottrinale, non dipende da operazioni fatte dalla carne o dal sangue dell’essere umano. Riconoscere Gesù come Signore è il dono di una comunicazione immediata del nostro amato Padre al cuore di chi Lo cerca puramente.
Buona Domenica Adoratori, Dio ci benedica e la Vergine ci protegga!
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